Dal 19 febbraio al Teatro Franco Parenti di Milano sarà in scena la rilettura del capolavoro russo Delitto e castigo, diretto da Sergio Rubini e interpretato da Luigi Lo Cascio che affiancherà sul palco lo stesso Rubini.
Pubblicato per la prima volte nel 1886, Delitto e castigo è il romanzo più conosciuto tra le produzioni di Fëdor Dostoevskij, oltre a essere una delle opere russe più influenti per l’impatto dei temi sul lettore.
Delitto/Castigo , in scena dal 19 febbraio al Teatro Franco Parenti di Milano, è l’adattamento teatrale, a cura di Sergio Rubini in collaborazione con Carla Cavalluzzi, del capolavoro di Dostoevskij, che in questa trasposizione viene sviluppata in una partitura a due voci affidata a due attori del calibro di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio.
Il riscatto di Rodion Romanovič Raskol'nikov: in Siberia con Sonja
Disperato e strozzato dai debiti, Rodion uccide la vecchia e meschina usuraia che lo teneva in scacco. Il delitto: non si approfondiscono i perché e i come, piuttosto viene declinato il comportamento di Rodion a partire dall'istante successivo al delitto, analizzandone le reazioni e i ragionamenti. Il castigo: viene sviluppato uno dei temi ricorrenti nelle opere di Dostoevskij, ovvero il conseguimento della salvezza attraverso la sofferenza, parallelamente all'esistenzialismo cristiano come definizione dei limiti morali delle azioni dell’individuo che si muove in una realtà governata da Dio.
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È fondamentale in questo senso il personaggio di Sonja, una giovane costretta alla prostituzione per mantenere la propria famiglia, che con speranza e fede sincera e profonda in Dio si contrappone alle sofferenze di Rodin, inducendolo a costituirsi e accettare la pena. Il vero castigo, però, non è la condanna in Siberia, ma la sofferenza e il tormento lunghi l’intero romanzo: rifiutare il rimorso per il delitto e convincersi di essere come i grandi uomini, autorizzati a vivere al di sopra della legge poiché agiscono per il fine collettivo, oppure lasciarsi divorare dai sensi di colpa e dal terrore di essere scoperti e puniti?
Sdoppiare la personalità del protagonista, vero valore aggiunto
L’adattamento di Rubini sviluppa in maniera originale la natura bitonale dell’opera di Dostoevskij portando in scena Delitto/Castigo attraverso una lettura a due voci capace di concretizzare la divisione interna di Rodion, personificazione delle due anime antitetiche che scontrandosi lo tormentano fino a sconquassarlo. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio si confrontano quindi sul palcoscenico, sdoppiando il personaggio di Rodion e le sue reazioni, partecipi della stessa sofferenza.
Una rappresentazione intensa e di qualità che è anche un invito a confrontarsi introspettivamente con errori e paure, oltre che rapportandosi ai temi dell’individualismo, dell’amore e della fede cristiana.
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